Si è svolto ieri, giovedì 6, per le classi del Balbo (e viene replicato oggi all’Istituto Leardi) un corso sulla sicurezza stradale.

«Lo scopo è sensibilizzare i ragazzi sui rischi in cui incorrono sulla strada, in auto, moto e bicicletta, facendo capire loro anche il problema dell’alcolemia e, a chi va in moto e motorino, la necessità delle protezioni alla testa, schiena, ginocchia e mani» ha spiegato Fabio Coppo, titolare dell’Autoscuola Moderna. La lezione – della durata di quasi tre ore – è stata condotta con la proiezione di filmati, l’uso di oggetti (immancabile il manichino motociclista vittima della strada) e soprattutto con l’interazione con i ragazzi tramite scenette e sketch divertenti ma molto profondi.

Bravo l’animatore, l’istruttore di educazione stradale e di scuola guida Manuel Nardin di Jesolo, che usando anche un linguaggio vicino a quello dei giovani è riuscito a tenerne alta l’attenzione per tutta la durata della lezione, stimolando in loro anche la riflessione. Hanno suscitato interesse gli speciali occhiali che simulano i sintomi più frequenti in relazione alla diversa concentrazione di alcol nel sangue: l’alterazione del sistema nervoso, il rallentamento dei riflessi e la riduzione del campo visivo e della capacità di percepire gli stimoli.

Erano presenti anche il responsabile dell’ufficio Patenti della Motorizzazione di Alessandria Giampiero Allegro e il rappresentante della Moderna Marco Gatti. A conclusione dell’incontro l’invito rivolto a tutti gli utenti della
strada, dal più giovane al più anziano, a ricorrere frequentemente al freno, presentato come il «miglior amico» di tutti per non «diventare» ma anche per non «creare» vittime della strada e a usare sempre correttamente la vista, essendo gli occhi responsabili al 75% dell’incolumità sulla strada.
Luciana Corino

da Il_Monferrato_2014-02-07_Edizione_10_Pagina_11

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